Posted from Cartagena, Bolivar, Colombia.
Dopo aver sbrigato le procedure doganali direttamente in nave e aver ottenuto il timbro d’ingresso in Colombia, siamo stati accolti da Cartagena con una temperatura infernale e un’umidità tropicale. Trovato un modesto hotel appena fuori dalla città murata, lasciati gli zaini ed indossati i nostri vestiti più leggeri, abbiamo tentato di
sfidare i quasi 40 gradi facendo una passeggiata nel centro. La città, considerata fra le più belle in Colombia e che deve il suo nome all’omonima spagnola, ha un indubbio fascino; riuscire ad apprezzarla totalmente è stata però impresa ardua a causa del sudore che annebbiava la nostra vista! Dalle mura che la circondano si possono ammirare scorci sul mare e sulla parte più moderna della città, piena di grattacieli. Gli edifici del centro, con il loro peculiare stile coloniale, abbelliscono il rigido impianto a scacchiera delle vie e una quantità di mestieri da noi ormai scomparsi popolano queste ultime rendendole vive;
il lustrascarpe con le sue scatole di spazzole e prodotti, il dattilografo con la sua macchina da scrivere e la pila di fogli da copiare, ma soprattutto il venditore di minuti che, come un polipo, con una dozzina di cellulari attaccati a dei fili che sembrano tentacoli, attira le prede che vogliono telefonare… alla faccia delle radiazioni!
Confidavamo in una notte rigenerante ma le zanzare, il ventilatore-elicottero sul soffitto, il vicino di stanza con il televisore a tutto volume e la temperatura che non è scesa neanche di un grado, hanno smentito le nostre aspettative. Non abbiamo quindi esitato a ripartire la notte seguente con un pullman che in 13 ore ci ha portati a Medellin.
All’inseguimento della pietra verde?……
Peccato per Cartagena. Spero vada meglio a Medellin.
A presto ragazzi. Continuate a farmi vedere il mondo.
Ciao Emiliano
Grazie per i super magici racconti e le splendide foto ragazzi!!!
Mi fate viaggiare e sentire sempre molto vicino!!!
Vi voglio tanto bene!!!!!! mamis
venditore di minuti??? non ne avevo mai sentito parlare…
certo che ormai per fare soldi ci si inventa proprio di tutto.
continuate a farci viaggiare!!!
ciao