Posted from Otavalo, Imbabura, Ecuador.
La notte trascorsa a Pasto ci è servita da punto di partenza per passare il confine con l’Ecuador la mattina successiva. Tutti ci avevano allertato sulle solerti procedure doganali e i conseguenti tempi biblici per entrare nel paese ma, per nostra fortuna, è stato l’esatto contrario: 10 minuti per il timbro d’uscita e altri 10 per quello d’entrata, il tutto senza il minimo controllo ai bagagli.
A mezzogiorno eravamo già ad Otavalo, piccola cittadina a 2 ore dal confine la cui particolarità è un mercato di artigianato quotidiano nella piazza principale, che attrae persone da tutto l’Ecuador. I prodotti principali sono tessuti e capi d’abbigliamento dei più svariati colori, molti dei quali realizzati in alpaca. Siamo stati tentati più volte da sciarpe e maglioni, ma abbiamo resistito pensando al peso degli zaini… le nostre spalle ringraziano!
La mattina seguente, per sgranchirci le gambe prima di 4 ore di pullman per Quito, abbiamo deciso di affrontare la ripida salita che in un’ora e mezza ci ha portati al Lechero, un albero solitario sulla sommità di una montagna a 3000 metri. Appena usciti a piedi dalle vie del centro, la strada si è fatta ripida e si è inoltrata in un bosco di profumati eucalipti; arrivati in quota, il bosco si è diradato e ha lasciato spazio a un prato dove da più di 100 anni si trova l’albero solitario. Da lì si può godere di una splendida vista sulla laguna di San Pablo e sui due vulcani Imbabura e Cotacachi, considerati mamma e papà della città di Otavalo. Un ottimo benvenuto da questo nuovo paese!
E bravi “geonauti”. Altra tappa ed altre foto e novelle mi attendono. Molto bene
Riuscite a fare un salto alle Galapagos?
Bacioni
Emiliano
È Natale
È Natale ogni volta
che sorridi a un fratello
e gli tendi la mano.
È Natale ogni volta
che rimani in silenzio
per ascoltare l’altro.
È Natale ogni volta
che non accetti quei principi
che relegano gli oppressi
ai margini della società.
È Natale ogni volta
che speri con quelli che disperano
nella povertà fisica e spirituale.
È Natale ogni volta
che riconosci con umiltà
i tuoi limiti e la tua debolezza.
È Natale ogni volta
che permetti al Signore
di rinascere per donarlo agli altri.
Madre Teresa di Calcutta
Ciao Amici! in merito “Alle vostre spalle ringraziano” mi sono chiesta ques’ultima settimana, che per noi era giunta l’ora della tanta sospirata settimana di ferie, (siamo stati a Zanzibar spero che sia una delle vostre mete perchè e bellissima!!!!) ma come caspita avete fatto ad organizzarvi per un viaggio simile con così poco bagaglio e soprattutto come fate a non farvi “rapire” dal fatto di portarvi dietro qualche ricordo dei vari luoghi che avete visitato??
Un abbraccio e …. avanti tuttttttaaaaaaaaaa!!!!